Progetto d.r.a.g.o.

Progetto d.r.a.g.o.

Il progetto d.r.a.g.o. rappresenta a pieno la volontà di creare condivisione e inclusione sociale partendo da due beni confiscati ai boss Provenzano e Lo Iacono in un turbinìo di attività formative, turistiche e produttive-imprenditoriali. I soggetti coinvolti sono 11 giovani immigrati i quali saranno accompagnati nella gestione autonoma dei processi di produzione, confezionamento e vendita dei legumi coltivati sui terreni in questione, nonché la conduzione di attività didattiche e il supporto alle visite/itinerari attraverso l’avvio di un’impresa.

Il responsabile del progetto è l’Associazione Laboratorio Legalità che, in collaborazione con I Girasoli Onlus, Arci Sicilia, Associazione CE.RI.FO.P. – Centro di Ricerca e di Formazione Professionale, Comune di Corleone e Lavoro e Non solo Cooperativa Sociale, mira per 30 mesi al raggiungimento di obiettivi riguardanti: attività formative d’aula, work experience e start up d’impresa.

 L’intervento ha molte sfaccettature e si propone di ottenere risultati favorendo l’integrazione socio-lavorativa di soggetti immigrati aumentando il tasso di occupazione di questa particolare fascia di popolazione, attuando il sistema di buone prassi e replicabilità dell’azione progettuale, applicando il principio di pari opportunità per soggetti discriminati e a rischio di esclusione sociale.

Livellare quanto più possibile i concetti di pregiudizio nei confronti di immigrati pone le basi per la valorizzazione di un collegamento stabile tra gli interventi di natura socio-assistenziale e gli interventi di politica formativa del lavoro.

I giovani beneficiari, con l’appoggio del team di progetto, ricevono una formazione completa sfruttando sia il metodo laboratoriale, sia la sperimentazione diretta sul campo; mediante autogestione, viene organizzata la turnazione all’interno degli spazi del Laboratorio della Legalità, sia per quanto riguarda la vendita dei prodotti provenienti dalle altre cooperative che coltivano i terreni confiscati, sia per l’accoglienza ai visitatori e il supporto tecnico durante gli eventi alle strumentazioni di cui gli spazi saranno dotati. Inoltre, è prevista la promozione dei prodotti attraverso il web, strumento ideale e oramai indispensabile per creare network con i gestori degli altri beni confiscati nel territorio.

L’aspetto riguardante gli itinerari da vivere e che hanno bisogno di essere raccontati, come il museo “Giovanni Falcone e gli agenti della scorta”, viene gestito dagli stessi ragazzi e dai tour operator i quali supportano i visitatori durante il percoso museale e al Laboratorio dei Legumi senza dimenticare i percorsi di cittadinanza attiva: attraverso la work experience i giovani mettono in atto le abilità sviluppate e si sperimentano direttamente in situazioni operative all’interno dei due beni confiscati. Per quanto riguarda le fasi che vanno dalla coltivazione dei legumi al confezionamento, i soggetti vengono seguiti dal tutor che li condurrà per i terreni confiscati.  

Infine, i giovani saranno seguiti per una start-up di impresa o assunti direttamente. Il progetto è interamente auto-finanziato e  i ricavi ottenuti sono frutto della vendita diretta dei legumi provenienti dal circuito dei terreni confiscati o dal confezionamento degli stessi provenienti dalle altre produzioni agricole del territorio, dai ticket d’ingresso al Museo della Legalità.

Tutta l’attività è monitorata e chi usufruisce del progetto è tenuto alla scrittura di un diario di bordo durante tutto l’arco dell’esperienza lavorativa. Il progetto d.r.a.g.o. si riferisce ai cittadini stranieri, senza distinzione di sesso: livellare quanto più possibile i concetti di pregiudizio nei confronti di immigrati pone le basi per la valorizzazione di un collegamento stabile tra gli interventi di natura socio-assistenziale e gli interventi di politica formativa del lavoro.